Una bassa autostima, quindi, non è solo sentirsi un po' insicuri ogni tanto. È una convinzione profonda, spesso silenziosa ma costantemente attiva, di non essere abbastanza validi, capaci o degni di amore e rispetto. Questa convinzione agisce come un filtro attraverso cui interpretiamo il mondo e le nostre esperienze, colorando tutto di negatività.
Prendiamo l'ansia, ad esempio. Se una persona con una buona autostima riceve un feedback critico al lavoro, potrebbe analizzarlo, imparare da esso e andare avanti. Qualcuno con bassa autostima, invece, potrebbe interpretare la stessa critica come una conferma della propria inadeguatezza: "Lo sapevo che non ero capace", "Non faccio mai niente di giusto". Questa ruminazione costante alimenta un'ansia generalizzata, una preoccupazione pervasiva di non essere all'altezza in qualsiasi situazione. Magari si troverà a rimuginare per giorni su una presentazione, temendo il giudizio dei colleghi, anche se razionalmente sa di essersi preparato bene. In contesti sociali, questa ansia può trasformarsi in ansia sociale. Immagini una festa: una persona con autostima si avvicina agli altri con una naturale curiosità e apertura. Qualcuno con bassa autostima, invece, potrebbe sentirsi paralizzato dalla paura di dire qualcosa di stupido, di non essere interessante o di essere giudicato negativamente. Potrebbe passare la serata in un angolo, sentendosi invisibile e confermando la propria convinzione di non essere "abbastanza" per gli altri.
Questa costante sensazione di non essere all'altezza può facilmente scivolare verso l'umore depresso. Se ogni errore viene visto come una prova della propria incapacità e ogni complimento viene sminuito ("Sono solo gentili", "Non sanno come sono veramente"), la gioia e la motivazione tendono a svanire. Immagini una persona che riceve un piccolo riconoscimento per un lavoro ben fatto. Mentre qualcuno con una buona autostima lo accetterebbe con piacere, sentendosi gratificato, chi ha bassa autostima potrebbe pensare: "Non è niente di speciale, chiunque avrebbe potuto farlo" o "Forse lo dicono solo per farmi sentire meglio". Questa incapacità di interiorizzare i successi e la tendenza a focalizzarsi sui fallimenti alimenta un circolo vizioso che può sfociare in una vera e propria depressione, dove la tristezza diventa opprimente e la speranza si affievolisce.
La bassa autostima incide profondamente anche sulle relazioni. Chi non si sente degno di amore e rispetto potrebbe ritrovarsi a tollerare comportamenti non sani da parte degli altri, per paura di rimanere soli o di non trovare di meglio. Immagini una persona che rimane in una relazione insoddisfacente, magari con un partner svalutante, pensando: "Forse è il meglio che posso avere", "In fondo, chi altro potrebbe volermi?". Al contrario, la paura del rifiuto può portare a evitare l'intimità e la vulnerabilità, sabotando potenziali relazioni significative. "Se mi conoscessero veramente, non mi apprezzerebbero", potrebbe pensare, erigendo muri difensivi che impediscono la connessione autentica.
Un altro aspetto importante è il perfezionismo e l'autocritica eccessiva. Chi ha bassa autostima spesso si impone standard irraggiungibili, nella vana speranza che raggiungere la perfezione possa finalmente colmare il vuoto interiore e ottenere l'approvazione degli altri (e soprattutto di sé stessi). Immagini una persona che passa ore a rifinire un progetto, anche quando è già ampiamente sufficiente, terrorizzata dall'idea di commettere il minimo errore che confermerebbe la propria inadeguatezza. E quando inevitabilmente non riesce a raggiungere questa perfezione illusoria, si abbatte con un'autocritica spietata: "Sono un fallimento totale".

Numerosi studi indicano che la bassa autostima è la condizione principale di molti disagi psicologici tra cui disturbi d’ansia, disturbi depressivi, problematiche relazionali e disturbi del comportamento alimentare. Intraprendere il percorso psicologico del Metodo della Barca può essere la strada migliore per cominciare a prendersi cura di sé, cambiare la situazione, acquisire nuove consapevolezze e lavorare sulla propria autostima. Questo percorso permetterà di:
- Rinunciare all’ambizione di perfezione
- Darsi il permesso di sbagliare
- Riconoscere, accettare e imparare a gestire la paura della disapprovazione sociale
- Mantenere una costanza di sé, nonostante i fallimenti
- Imparare a premiarsi quando ci si muove verso un obiettivo

PARLA A TE STESSO COME SE FOSSI QUALCUNO CHE CONTA
L’autostima può migliorare in modo naturale, se facciamo attenzione al nostro modo di parlare e alle frasi che usiamo per gli altri e soprattutto con noi stessi. Noi ci creiamo attraverso le nostre convinzioni e le parole che diciamo influiscono direttamente sui nostri pensieri e comportamenti. Per questo devi iniziare a modificare il modo in cui parli a te stesso e compiere azioni per cui ti stimi. Lavora ponendo attenzione al tono del tuo chiacchiericcio interiore. Appena senti che diventa negativo, mettilo a tacere. Ricorda: le nostre risposte emozionali sono in relazione al tono e al linguaggio che usiamo verso noi stessi.
IMPEGNATI A VOLERTI BENE E IMMAGINA DI PARLARE CON IL BAMBINO CHE ERI
Avere degli obiettivi e iniziare a perseguirli è il modo migliore per cominciare a cambiare qualcosa. Affronta le tue paure. Prova qualcosa di nuovo, facendolo compassione e costanza. Comincia a cambiare le convinzioni che hai su te stesso, se non sono positive. Ricorda: la compassione verso se stessi significa cogliere la vita così com’è e te stesso così come sei. La compassione verso se stessi significa volersi bene "Ce la possiamo fare! Facciamo una pausa. Voglio che frequenti di meno queste persone."

COME IL METODO DELLA BARCA PUO' AIUTARE A SUPERARE QUESTE PROBLEMATICHE
È qui che i colloqui di sostegno psicologico con uno psicologo possono fare una differenza significativa. Non si tratta di una bacchetta magica, ma di un percorso graduale e collaborativo volto a ricostruire quelle fondamenta fragili di cui parlavamo all'inizio.
Nel setting terapeutico, la prima cosa che offro è uno spazio sicuro e non giudicante. Molte persone con bassa autostima non si sono mai sentite veramente ascoltate o accettate per quello che sono. Il colloquio diventa un luogo dove possono esprimere le proprie paure, i propri dubbi e le proprie convinzioni negative senza il timore di essere sminuite o criticate. Questa validazione emotiva è fondamentale per iniziare a scalfire il muro di isolamento e vergogna che spesso accompagna la bassa autostima.
Attraverso la conversazione, esploriamo insieme le origini di queste convinzioni negative. Spesso, radici profonde affondano in esperienze passate, magari nell'infanzia, in relazioni significative o in eventi traumatici che hanno lasciato un segno profondo sul senso di sé. Non si tratta di incolpare il passato, ma di comprendere come determinate esperienze abbiano contribuito a plasmare l'immagine negativa di sé.
Un aspetto cruciale del lavoro è l'identificazione dei pensieri automatici negativi. Questi sono i commenti svalutanti che la mente produce in modo quasi involontario ("Non ce la farò mai", "Sono stupido", "Non merito niente di buono"). Spesso, questi pensieri non vengono nemmeno messi in discussione, ma accettati come verità assolute. Durante i colloqui, impariamo a riconoscere questi pensieri, a prenderne consapevolezza e a valutarne la validità. Ad esempio, se una persona dice "Ho fallito questo esame, sono un incapace", esploriamo insieme se questa è l'unica interpretazione possibile. Magari ci sono stati fattori esterni, magari non si è studiato nel modo più efficace. L'obiettivo è sostituire queste interpretazioni catastrofiche con una visione più realistica e meno punitiva.
Il sostegno psicologico si concentra molto sul "qui e ora". Mentre una psicoterapia più profonda potrebbe esplorare dinamiche più antiche, il sostegno si focalizza su come la bassa autostima si manifesta nelle situazioni attuali e su come affrontarle in modo più efficace. Ad esempio, se una persona evita le interazioni sociali per paura del giudizio, lavoriamo insieme per identificare i pensieri specifici che scatenano questa ansia e per sviluppare strategie pratiche per affrontare gradualmente queste situazioni, magari iniziando con interazioni brevi e meno minacciose. Ogni piccolo passo avanti diventa un'esperienza di mastery che contribuisce a ricostruire la fiducia in sé stessi.
Un altro strumento potente è l'identificazione e il potenziamento delle risorse personali. Spesso, chi ha bassa autostima è talmente focalizzato sui propri difetti da non riuscire a vedere i propri punti di forza e le proprie capacità. Durante i colloqui, aiuto la persona a riconoscere i propri talenti, le proprie qualità e i propri successi passati, anche quelli che magari ha sempre sminuito. Celebrare questi aspetti positivi, anche piccoli, contribuisce a costruire un'immagine di sé più equilibrata e positiva.
Infine, il sostegno psicologico mira a sviluppare strategie di coping più adattive. Invece di evitare le sfide o di reagire con autocritica di fronte agli errori, si imparano modalità più costruttive per affrontare le difficoltà, per gestire le emozioni negative e per sviluppare un dialogo interiore più gentile e incoraggiante.
È importante capire che superare una bassa autostima è un processo graduale che richiede tempo, impegno e fiducia nel percorso terapeutico. Non ci sono soluzioni immediate, ma attraverso la relazione di fiducia con lo psicologo e l'applicazione delle strategie apprese, è possibile gradualmente costruire un'autostima più solida, imparare a riconoscere il proprio valore e a vivere una vita più piena e autentica, libera dal peso del costante senso di inadeguatezza. Ricordi l'immagine delle fondamenta? Il sostegno psicologico è come un lavoro di ristrutturazione paziente e accurato, che rinforza le fondamenta della sua casa interiore, rendendola più stabile e resiliente alle tempeste della vita.
Per qualsiasi chiarimento, curiosità e se avessi bisogno di un primo incontro, ti invito a telefonarmi o mandarmi un messaggio su WhatsApp o Instagram usando i pulsanti qui sotto. Sarò lieto di risponderti il prima possibile.
Crea il tuo sito web con Webador