IL CAMBIAMENTO E' NELLA SOLUZIONE

Il mio lavoro si appoggia alla struttura teorica della "Terapia Centrata sulla Soluzione", un nuovo modo di concepire la relazione di cura con il paziente concentrandosi sulle cose che davvero sono funzionali per il cambiamento senza perdere tempo. La mia consulenza si impegna nel mettere in pratica un trattamento psicologico nel minor numero possibile di sedute e di non fare più di quanto necessario per raggiungere il fine desiderato. 

Spesso sono gli stessi pazienti che rifiutano un piccolo, concreto cambiamento, proprio perché sembra minimizzare il "problema reale". Gioca in questo senso anche la convinzione, che da tempo ha preso piede, che una "vera terapia" debba essere lunga e consista prevalentemente di discorsi.


IL FOCUS DEL PERCORSO

L'enfasi della mia consulenza è posto maggiormente su ciò che il paziente fa nel presente e che farà nel futuro e non in una mera comprensione del perché si è verificato un evento di vecchia data. Il sine qua non del mio trattamento è esclusivamente l'analisi del presente.

Spostando l'attenzione dal "cosa c'è che non va", al "cosa possiamo fare per risolvere ciò che non va", mi relaziono al cliente formulando domande orientate alla ricerca della soluzione. Di conseguenza le domande punteranno su concetti altamente positivi e stimolanti, quali i successi, i punti di forza, le risorse e gli obiettivi dell'individuo.


I 3 PRINCIPI DELLA MIA CONSULENZA

1. Se qualcosa funziona, fallo di più: espandere quello che funziona o che ha già funzionato in precedenza.

Non si tratta di innestare un nuovo comportamento, modo di pensare o altro di esterno al mondo del cliente, ma di incoraggiare e supportare le soluzioni efficaci e positive che già si stanno attuando.

2. Se non funziona, fai qualcosa di diverso.

Molto spesso le persone applicano soluzioni che, anziché tornare utili, peggiorano o rendono immutata la situazione: anche se si sono mostrate talvolta efficaci in altri contesti o nel passato (spesso possono essere giustificate da una logica di razionalità e buon senso), nella loro vita attuale non sembrano avere gli stessi risultati. Lo scopo della terapia sarà dunque quello di interrompere ciò che non funziona e tentare un'altra strada.

3. Piccoli passi possono portare a grandi cambiamenti.

L'idea di base è che una volta apportata la piccola modifica che inneschi il cambiamento, per l'effetto valanga si darà il via a un'altra serie di cambiamenti che, con gradualità, porteranno ad una trasformazione personale e sistemica. I piccoli passi verso la situazione desiderata consentiranno alla persona di raggiungere gradualmente il completo cambiamento. Pertanto il terapeuta deve evitare la tentazione di "fare troppo" aiutando il cambiamento, piuttosto che producendolo.


NAVIGARE VERSO IL CAMBIAMENTO

Molte psicoterapie sembrano fallire o trascinarsi all'infinito perché insistono nel tentativo utopico di affrontare un problema in tutta la sua profondità e complessità di ramificazioni. Per evitare questo bisogna mirare ad un problema specifico, anche se apparentemente piccolo. In altre parole, perché un percorso psicologico sia davvero efficiente deve evitare di mirare alla soluzione totale e completa di un problema, ma sempre e solo ad un sostanziale miglioramento; il che significa, per esempio, che il paziente avrà molto meno male, dormirà un po' più a lungo, o che proverà una paura considerevolmente minore quando si troverà nell'ascensore.


Per qualsiasi chiarimento o semplice curiosità, oppure se senti di aver bisogno di un primo incontro, ti invito a telefonarmi o mandarmi un messaggio su WhatsApp o Instagram usando i pulsanti qui sotto. Sarò lieto di risponderti il prima possibile.

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